Ritratti scritti

Happening

Il ritratto scritto è frutto di quella che l’antica fisiognomica araba chiamava “firasa”: la capacità di passare dal noto all’ignoto tramite la lettura di indizi.

Tutto ciò che occorre è un piccolo tavolo con due sedie. Ad accogliere, un personaggio. A turno una persona si accomoda di fronte a lui e viene osservata intensamente e con cura qualche attimo. Poi d’un tratto la penna parte a scrivere e poco dopo sulla carta compaiono in forma di parole e immagini poetiche i suoi talenti e desideri.

Il tutto dura pochi minuti, in un’atmosfera di gioco, leggerezza e coinvolgimento attivo. Una sorta di happening. Si osserva, si scrive e poi il ritratto che ne emerge viene letto, condiviso e consegnato su una pergamena. Ciò consente di lasciare una traccia concreta dell’esperienza vissuta a ciascun partecipante.

Spesso durante l’azione si crea un tipo di attenzione che porta silenzio e stupore: tra i bambini e i ragazzi – che si assiepano in attesa del proprio turno di attenzione e riconoscimento – e tra gli adulti – che trovano nelle parole canalizzate un’espressione precisa e poetica di quanto da sempre avvertito di sé o dell’altro al loro fianco.

Questa proposta ha bisogno di poco spazio e può essere silenziosa o animata a seconda delle esigenze. Può essere proposta come attività a sé stante o come supporto ad altri eventi.

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